26 marzo 2007

8360-Dino

A Dino Scote

…scrivo con i brividi che quasi,
cerco poiché seminudo,
in questa solare giornata di fine marzo…
Un amico,
una guida oltre che e soprattutto un guerriero,
di quelli veri, ha lasciato il campo,
per quei territori altri.
Lo ha fatto soffrendo
Serenamente, in un posto conquistato
E trasformato, Sarconi, dove anni fa sono stato,
ed anch’io amato.
Poi le parole,
le giri o le tendi, ma le emozioni, quelle…
ognuno concepisce il suo proprio viaggio/vita, come vuole,
anche magari e soprattutto senza decidere,
Dino ha scelto e lottato per i suoi ideali che condivisi o non,
di fatto merita tanto, tanto rispetto.
Ha portato la luce in una contrada dimenticata, e sono sicuro lo farà ancora sotto altre forme, per dar coraggio e forza al resto della famiglia, che come lui ho conosciuto ed apprezzato ed ancora…
Ho ancora negli occhi la luce del mare che rimbalzando sul soffitto con le canne di bambù dello studio a Cmmare Cantieri di Mare a sud-ovest suo atelier e creazione, amplificava il calore ed il colore in un caldo arancio…
Magari è questo che mi riscalda adesso e che mi spinge a scrivere…
Vorrei che questa storia serva,
da energia, quella che mi pervade adesso,
a chi legge,
per seguire il proprio sogno, il proprio ideale…
qualunque sia il risultato, un giorno lasceremo questa terra,
ma facendolo, già solo tentandoci lo faremo come Dino,
da vincitori…

21 marzo 2007

8360-biclette


…velocipedando a bruxello

La neve scivola,
che ancora le macchine,
solo scie rumorose,
mentre lo sguardo
anticipa pietre
e possibili
ostacoli

l’avanzare
è detto
in un battito
non altro rumore
che può disturbare
l’amico
il vento…

che senza
inquinare tu possa volare
come il giorno
del giudizio
o uno qualunque…


questo scrivevo sulle ali del mio ritrovato amore, la bici, senza sapere che oggi qualche tempo dopo, già tanti chilometri oltre che secondi…;
neanche e soprattutto, che due mie vecchie biciclette, lasciate a deposito da un amico a Gragnano, siano servite a svelare la mia Italia ad Annina!
Finanche Capri ed Anacapri, conquistate tra una pedalata un sorriso ed una sudata.
Mica male!
…almeno;
per qualcuno si!
Penso a Capri, alla vigilessa che ci ha fermati perché avventori di un’ordinanza del Sindaco, di divieto assoluto(neanche a mano!)di circolare in bici sul territorio!!!
(cosa che merita approfondimento)
Adesso avevo solo voglia di esternare il mio piacere a tagliare il vento conquistandolo alla pigrizia, alla saccenteria ed alla panza!
Esorto chi legge a rispolverare il suo vecchio velocipede o comprarne uno che spesso costa meno d’un mp3 e se buono meno d’una macchina fotografica digitale di media qualità!
Ne guadagnerete di salute e coraggio, dando un calcio momentaneo all’inquinamento provocato dai motori a scoppio e tutto il mondo che ne consegue, pompe di benzina ed assicurazioni comprese…
E chissà che non ci prendiate gusto…
(ps avrei una voglia matta di organizzare un bel biciraduno in piazzetta a Capri…)