26 ottobre 2007

8360-25/10/200

Mi ci voleva una stanchezza diffusa,
la dolce musica di radio Oz (http://www.wwoz.org/ontheair/),
per ricominciare il viaggio…

Era un po’ che non scrivevo.
Ma tanta acqua è passata sotto i ponti, come i fragili secondi, caterve…
Poi mi addito e ridacchio di gusto.
Sei tu quello li!
Sei spaesato e spazientito, sei simpatico quando non lo fai per piacere, etc etc.
Poi cerchi il tuo non luogo preferito, che è il correre parente molto stretto dello scorrere.
Sai troppo quando ti concentri e troppo poco quando parli.
Il dio del sonno ti risparmia, o ti tiene per ultimo…sommo cinismo.
Allora ne approfitti col sorriso di quello che sa che comunque “finirà in frittata”,
il famoso vaffanculistico sorriso;
...è che l’energia è cosa seria, un pur piccolo errore è ben oltre il problema serio, molto più che meno…
Oggi ho scherzato col fuoco, e ringrazio il fuoco d’avermi ringraziato!
(non doveva essere la mia ora)

Come dire di ieri poi…
La mia prima trasmissione radiofonica “Boite Magique”…
Con quella sensazione d’averlo fatto da sempre…
la radio…
amore antico…
ricordo che fu Zio Giobbe a regalami la prima…
la radiolina…(inainaina…iii)

decido che un goccio di rhum può far parte della storia…
mentre il soul mi incoraggia rivedo i giovani del centro accoglienza rifugiati di Neder mostrarmi i loro fantasmi.

Storie d’ordinaria umanità, quella vera di confine di frontiera.
Quella che chi è nato dal lato buono pur sforzandosi o ipersensibile, mai può dire sua.
Mi rivedo osservarli in silenzio, muoversi sui fili sottili d’una storia, la loro.
E l’energia di rara forza e cristallina purezza, si propaga nella stanza ancor più che effetti speciali, costumi o addobbi vari.
Sette personaggi, sette storie, una sola.
Quella di chi precario è arcivivo.
Di chi in bilico ed in adrenalina, vede scorrere il passato nel presente, confonderlo, e senza altre soluzioni, sorridere…
Sorridere che la vita è bella, maledettamente difficile per chi ha “scelto” il lato sbagliato per nascere, e che con tutte le forze, solcando mari e cieli, lo ritrovi qui, in cerca di quelle carte che possano farlo appartenere, al nostro “primo mondo”…
Come è strana la vita.
Me li immagino tutti e 7 con le carte giuste, girare per Bxl, come altri loro coetanei con cuffiette bianche fluo nelle orecchie ondeggiare al ritmo del loro ipod, felici di vivere e consumare e consumarsi rincorrendo sogni manipolati e fasulli, nuovi figli di mondi virtuali e aberranti.
Come vorrei sbagliarmi.
Come vorrei che questa loro sofferenza che io percepisco come monito, possa esser sconfitta ma non dimentica, che una qualunque conquista, possa avere sempre il rovescio in conto, che è il lato oscuro della Luna e che da un senso alla terra di mezzo…
Se ce ne fosse stato bisogno…ancora una volta basta molto poco, neanche una sala auditorium, neanche lontanamente quindi, il podio…
Solo la magia del crederci, che per un istante tutto è altro ed altrove, anche dei giovani che visti poi, sono piccoli, in quel momento sono giganti,

e la loro storia, la nostra, la mia…