20 marzo 2012

8360-Battiti nel tempo

canzone consigliata per la lettura, Leonard Cohen, The Guests, da Recents Songs

20/03/12

Manco a dirlo

il tempo impazzito

non lo é mai stato!

Fa il suo dovere il tempo,

passa.

Il nostro é lasciarsi passare sopra,

tutto,

facendo attenzione che il tutto non sia un cingolato!

Magari piove...

e mentre si corre a proteggerci quella stessa pioggia, intesa come disturbo, é una manna per la terra;

quanto ci sfugge la saggezza, la sapienza se, come siamo, ci lasciamo sopraffare dagli oggetti, dalle apparenze, dagli stili;

Il tempo é la logica,

del divenire, e noi, vittime delle paure, proviamo ad ancorarci, laddove non é assicurarsi o scegliere il carro dei vincitori;

lasciarsi scorrere, da lucidi, con gli occhi aperti, ed il cuore pure,

diventa una forma di “arte di vivere”;

se poi si ha la fortuna, in un mondo che tende al “virtuale” di ritoccare la terra, il legno, gli altri elementi allo stato naturale, senza veli ne veline,

ritoccarsi

ci si ritrova, ci si rigenera;

il valore delle cose semplici é inversamente proporzionale alla loro accessibilità;

un sorriso?

Uno sguardo ricambiato,

la carezza d'una mano amica, d'una figlia...?

Penso all'io adolescente, imbrattato di sogni di merda

ripulito dalla durezza della vita, e sopravvissuto al dolore, che é direttamente proporzionale alla forza che ne consegue, e quindi indissolubilmente corresponsabile delle gioie future...

manco a farlo,

un sorriso può' più di tutte le inutili parole,

o utilissime per chi le capisce.

Oppure semplici instanti condivisi,

instanti di vita da vivi,

battiti


ed il tempo saggio

saggiamente va via...