25/06/10
E sei arrivata
alle 17.53, 2.620g di tenerezza per 47cm di amore (piu'la distanza della terra al sole, almeno...)
Piccola Lila,
io non ti immaginavo,
ti sfioravo nel ventre materno,
come quando in Giappone mi lasciavo sfiorare dai Koi in un qualche laghetto sacro;
poi ti vedo uscire, nella sofferenza e nel sangue ed il tuo grido pur legittimo pur giusto,
si e' interrotto quando ci siamo incrociati,
quando qualcosa di magico ti ha comunicato la mia voce,
a mia insaputa ovviamente;
ancora adesso, sul bagno e non e' la prima ne sara' l'ultima volta, fonte di riflessione arcaica,
non riesco a non pensarti.
Hai gettato un ponte sulle acque turbolente, sicuro, pur fragilissimo, pura potenza.
Se mai una spada o una lancia debbano servire, lo saranno per te,
per difenderti, proteggerti, la mia vita di guerriero disperato alla ricerca della giusta battaglia...il senso vero delle cose della vita;
...non c'e'...
ed e' sempre stato li'...
cercare e diffondere l'amore. Che nella sua forma estesa, e' una nuova vita.
La morte non si sceglie, quando deve, e deve, arriva.
La vita no, sopratutto oggi.
Fare calcoli, plannings familiari, pur necessari, cappio terribile alla vita, lavoro soldi...
Poi l'età', quella fottuta voglia di restare giovani, di non legarsi, come per evitare la sofferenza, come se la stessa aspettasse un solo secondo a non cadere come una mortale valanga sui progetti, il "ci vediamo domani..."le case, i ricordi ed il resto;
Lila piccolo fiore necessario, nel giardino magnifico che e' la vita, il nostro compito, proteggerti dai venti freddi, dai vandali, nel nostro umanissimo limite eroico illimite, ed aspettare i tuoi fiori i tuoi frutti...
Lila, mi presento a te,
sono e saro' sempre, per sempre
tuo padre.
27/06/10
E tenerti,
tra le mie pur forti braccia
e non abbastanza per evitarti il pianto
d'una nuova dimensione
al tuo nido materno
altra, opposta e terribile,
e pur magnifica...
benvenuta nel mondo dei pazzi
dei poeti e degli eroi...
(quelli che ancora lottano per un tozzo di pane)
e dormire con te,
sentire il tuo fragile e potentissimo
respiro,
il tuo cuore,
tamtam
il tuo ed il mio calore
piccola piuma...
e tua madre, eroina fragile
titanica
tra lacrime e sguardi
d'amore
profondissimo
tamtam
il nostro tamburo
per un mondo
migliore