01 settembre 2012

8360-Pensieri di quando poi...2

canzone consigliata per la lettura, Lucio Battisti, Estetica, da Hegel(1994)


Ci sono sere come questa, in giornate come (sempre) questa,
che ho voglia di scrivere.
Allora(come adesso)
mi siedo davanti al cosonet,
e scrivo.
Di getto di slancio, mi slancio di getto, le parole fluidificano in pensieri laddove il contrario,
le parole fanno male vero?
E confabulo, esternizzo, sdrammatizzo...
mi tocco il mento e non mento mai,
rigiro tra lande e calde panze,
e poi rido di me,
mentre formicolii o brividi di un fresco e magico Settembre,
mi ricordano i Righeira
(l'estate sta finendo...nanarananana')
io scrivo
senza
farlo veramente
come vivo?
Viaggiatore non pagante, solo errante?
Io credo...
(meglio che mi taccio, potrei dire cazzate)
cerco almeno uno degli occhi che ho incrociato oggi,
profondi puri, quelli dei bimbi, si, poi Lila...
tenerle la piccola mano,
manina titana,
in una marea di illusioni,
>silenzio, si addormenta<
una vagonata di cose inutili,
>no, ecco mi richiama<
di sorrisi persi
>ritorno, piccola mano<
qua e la'
>Snoopy e Orsetto sono con te<
luce potente
>buona notte fiorellino<
nelle darkness...

24 agosto 2012

8360-pensieri di quando poi...

canzone consigliata per la lettura, Leonard Cohen, chelsea hotel n.2, da New Skin for the Old Ceremony(74)

-->
P o i   v e n n e  i l  c a l d o
(la città' glaciale ed i grigi, tutto si sciolse...anche il gelato!)

...poi.

Il poi e' sempre impossibile,
sempre possibilismo,
il poi e' solo apparentemente lontano;
il poi, ti dirò...
e nello slancio mi dico...
sarebbe bello, mannaccia porcaccia cavolaccia miseria,
che tu,
parlo a te,
ti indico con l'indice
l'indice di chi indica(aaaaa)
l'indico
l'indingo.
TE.
tetetetetetetereteretetttetrettete
si.
tu!
(non ti girare con quell'aria sorpresa da pubblicita' neo romantica postatomica..., non serve io la televisione non la guardo, non ce l'ho, ci detestiamo entrambe, o bi?Bo...)

Ed ora,
che mi guardi dritto negli occhi, la mia ode al preambolo,
il mio logorrotipico strudicismo angolare,
mi confabula sconcezze,
mi suggerisce deviazioni, incroci impossibili,
mi altera dilata distorce
>otto perde il consenso<
ed il senso
>warning<
e come volevasi dimostrare
>otto perde il consenso<
guarda un po',
>warning<
dimentico di ricordarmi,
mi scordo di accordarmi
il mi, in mi,
si perde il si,
il ti, in tu, tuturutu...
ed il noi...

PURISSIMA UTOPIA
(purrissima vaffanculissima utopia)

(booom)

26 luglio 2012

8360-La gallina dalle uova...di legno

canzone consigliata per la lettura, Claudio baglioni, Buona Fortuna, da Strada Facendo(1981)

Ogni tanto,

vado su Facebook.
Credo che non si debba spiegare cos'è (soprattutto qui)
E scorro le “notizie recenti”.
Il caleidoscopio dei miei conoscenti, che troppo ottimisticamente sono detti amici, e' tale da rimanermi quasi senza forze, esausto finanche d'arrivare alla fine della pagina...
Io sono uno...
voi siete troppi!
Troppe piste da seguire o provare a farlo, troppe informazioni da decodificare,
tutto ad una velocità tale, o almeno presunta, “percepita”, di molto superiore a quella umana, o semplicemente mia.
Credo che tra tutti i risultati ottenuti con questa “diavoleria” (che espressione romantica...), quello di farti “sentire a piedi”, sia la piu'”riuscita”;
soprattutto se, per quello che mi riguarda, “a piedi” ci sto per scelta, coerenza storica, o stoica, o stronza!
Sentirsi come Novecento* sul Virginian...

Poi mi rendo conto che non e' sola una questione di coerenza, ma anche di “culo”.
Voglio dire, stile piacere senza far niente, essere al posto giusto, al momento preciso, avere delle risorse innate...appunto, “culo”.
E quelle che erano energie confuse, attitudini, “predisposizioni”, alimentate a dovere (che il “culo” da solo non basta, almeno se si resta nella metafora(!)), diventano per incanto, col tempo(che non e' mai abbastanza, ma che comunque avanza), le ancore a cui affidarsi nelle “tormente”, le luci fievole nelle darkness;
io sono un'artista! (me lo urlo come Nanni Moretti, "comunista" in Palombella Rossa)
Pur tra mille dubbi, “vivo della mia arte”, ma non e' questo il punto, il punto e' che faccio qualcosa di reale!
Prendo un pezzo di legno e lo trasformo in qualcos'altro.
Bello o brutto che sia, e' l'azione che conta.

Sento che ci stiamo allontanando troppo dalla realtà, che non crediamo più alle favole, ne inseguiamo più i “Nostri stessi sogni”(n maiuscola, si!).

Siamo vittime d'uno gigantesco tsunami che ci ha spazzato via da quello che eravamo, uomini in carne ed ossa, per portarci a quello che siamo, “ uomini tecnologici”, pronti a correre ovunque pur di correre, pur d'esser li, e poter dire...IO C'ERO!

Si c'eri ed allora?

Hai scritto sul tuo “muro”, hai qualcuno che “gli piace” e la cosa a te piace, e se piace a te voglio dire, piace a tutti no?

Ma non e' per deprimervi, anzi;
con questa mia a dirvi, vorrei solo ricordarvi di ricordare, ogni tanto, chi eravate, da dove veniamo, i pomodori secchi di Nonnina, le polpette di Nonna Nunzia...
e se potete, fate qualcosa di reale (oltre bisogni, commissioni, ed ovviamente il lavoro!).


Almeno una volta recuperate (con feeling ovviamente) un oggetto buttato in strada e trovate il tempo di osservarlo, di provare a ripararlo...
e' un esperienza potente, gioia o frustrazione...
Era un esempio per dire, uscite dal seminato, dalla routine, provate a provare...
(questo ovviamente se avete dubbi, altrimenti dimenticatevi quello che ho scritto...ed andate a fare shopping!)

...l'altro ieri ho realizzato questo oggetto (foto sopra).
...coccode'!

*(Novecento, A.Baricco)

09 aprile 2012

8360-Poi la musica...

canzone consigliata per la lettura, Francesco de Gregori, Volavola, da Per brevità chiamato artista(2010)

E puoi darmi per vinto e ridere ancora...

che io adesso sono altrove,

un io meteora,

un oltreio;


avevo il senso della giungla

avevo quello degli spazi

avevo un sorriso distante

avevo forse

il forse assoluto

il forse e non il fosse


poi la musica, la musica

interrompe intermezza

diversifica differisce

distorce

tramuta lacrime in sorrisi americani

in donne di lattice in uomini di velluto

poi la musica, la musica

ti mente ancora

e tu ci credi

ancora

20 marzo 2012

8360-Battiti nel tempo

canzone consigliata per la lettura, Leonard Cohen, The Guests, da Recents Songs

20/03/12

Manco a dirlo

il tempo impazzito

non lo é mai stato!

Fa il suo dovere il tempo,

passa.

Il nostro é lasciarsi passare sopra,

tutto,

facendo attenzione che il tutto non sia un cingolato!

Magari piove...

e mentre si corre a proteggerci quella stessa pioggia, intesa come disturbo, é una manna per la terra;

quanto ci sfugge la saggezza, la sapienza se, come siamo, ci lasciamo sopraffare dagli oggetti, dalle apparenze, dagli stili;

Il tempo é la logica,

del divenire, e noi, vittime delle paure, proviamo ad ancorarci, laddove non é assicurarsi o scegliere il carro dei vincitori;

lasciarsi scorrere, da lucidi, con gli occhi aperti, ed il cuore pure,

diventa una forma di “arte di vivere”;

se poi si ha la fortuna, in un mondo che tende al “virtuale” di ritoccare la terra, il legno, gli altri elementi allo stato naturale, senza veli ne veline,

ritoccarsi

ci si ritrova, ci si rigenera;

il valore delle cose semplici é inversamente proporzionale alla loro accessibilità;

un sorriso?

Uno sguardo ricambiato,

la carezza d'una mano amica, d'una figlia...?

Penso all'io adolescente, imbrattato di sogni di merda

ripulito dalla durezza della vita, e sopravvissuto al dolore, che é direttamente proporzionale alla forza che ne consegue, e quindi indissolubilmente corresponsabile delle gioie future...

manco a farlo,

un sorriso può' più di tutte le inutili parole,

o utilissime per chi le capisce.

Oppure semplici instanti condivisi,

instanti di vita da vivi,

battiti


ed il tempo saggio

saggiamente va via...



08 gennaio 2012

8360-Pensieri di ieri come di domani 1

20.9.2002 6.10

Seduto
all'ombra
che la luce, scalfisce
e sfiora
e nel foglio
che quasi scompare,

i tratti attratti
di una di legno giallo
matita
di quelle cose semplici
-parole-emozioni-azioni-
che inutilmente...
tanto>servono!