21 aprile 2008

8360-La banda Bukowski-1

21/04/2008
Nel
Bukowski,
trovo l’uomo che non ho mai perduto,
ma che tutto quello che mi circonda vorrebbe...
farmi dimenticare,
e leggo
d’avventure e di drammi,
che sanno d’alcool e di sesso,
e che si perdono nei vapori di città americane
tra i 60 e i 90….
giusto quando io nascevo e crescevo,
giusto l’aria che ho respirato senza sceglierla,
ne cercarla.

Giusto.
Non stima per idolatria,
non facile snobismo o archetipo d’artista maledetto,
semplice constatazione,
rispetto profondo
dell’arciumano,
da maledire e deplorare,
da prendere a pugni e strattonare,
da…in una parola sola,
amare.


(ed allora...)

Mi sveglia il sole,

o sono le grida d’un qualche rincoglionito che ha visto un santo una madonna, o che col vestito in fiamme non trova di meglio che chiedere aiuto, invece d’accettare la cosa e crepare.
in ogni caso mi sveglio.
Decido(!)di pisciare ma è solo un illusione,

schiavo come sono dei miei istinti e bisogni.

Una donna,
che dovrebbe essere la mia ragazza, mi chiede l’ora.

Vorrei risponderle in croato.

Sarebbe un bel cominciare la giornata, imitando “la torcia umana” nel suo inutile tentativo di sconfiggere la morte o la sorte, che è lo stesso.

Annuisco vagamente, mentre vedo una massa di rughe che incornicia i miei occhi…
Dovrei spegnere le luci e lanciare l’istinto, ma qualche anno passato mi da un briciolo di, per così dire, buon senso, da accettarmi come sono, come divento.
Lei, non la pensa così.
Mi vorrebbe senza peli ed al limite effeminato:
come quei giovani che con la barbetta rada ed i capelli al vento corrono nei prati fioriti con i loro sandali di pelle di cammello o canguro, giusto per dire d’esserci stati, nei viaggi d’estate alla ricerca dell’incontro con i popoli di qualche parte ad oriente, avventure già ampiamente descritte in blog autocelebrativi tra foto di albe e tramonti…
mi vorrebbe…
il secchio che svuoto per levare il piscio ed il resto, che è l’acqua che recupero nella grande vasca, quella della lavatrice che si dice ecologica ed economica, ma che quasi riempie ad ogni lavaggio, copre la mia possibile risposta.
Copre il silenzio.
Il giorno è all’inizio ed è dannatamente grigio.
Lei si alza barcollando, tra seni fianchi e pantofole scopro il sano che ci unisce…animali uomini, odori e qualche volta giusto sesso.
Amore?
Amami così, come nell’ombra alla ricerca della luce, come se il domani non fosse lo stesso, come se il tuo essermi sopra non significa per forza, per abitudine, per automatismo.

Bravo.

Mi rileggo qualcosa esce di me,

grazie Charles,
ti leggo per non dimenticare,
e mi piace farlo senza alcool, senza ausilio, e magari illudendomi,
mi sento molto vicino a quella terra,
dove antieroi come eroi,
si ritrovano,
o semplicemente
uomini
(e tante donne!)


12 aprile 2008

8360-Pippa

12/04/2008

http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_12/pippa_strangolata_8d6750a0-0888-11dd-883b-00144f486ba6.shtml


Un assassinio odioso;
non che esista una graduatoria, ci mancherebbe…

E’ che non si perde mai la speranza, e quando qualcosa o qualcuno la fa vacillare, allora si è un po’persi.
Anzi incazzati.

Mi dispiace dover parlare d’un sogno spezzato.
Un bel sogno, quello di portare la pace con un semplice bianco immacolato vestito, ed un sorriso, così tra le strade impolverate di parti del mondo tanto battute e sofferenti…
Eppure, nonostante il dramma e la rabbia, mi rimane il sorriso delle foto apparse sul net, che mi da un’energia positiva da quasi offuscare quella di chi ha commesso il crimine, che è solo un altro abbrutito tra i tanti…

Cara Pippa,
ovunque sei adesso, quello che hai fatto è molto importante, ed ammiro il tuo coraggio, la tua determinazione.

Un pensiero sincero a te ed alla tua famiglia, che fa benissimo a portare a termine il progetto mostra, e civilmente a non far d’un filo d’erba un fascio.
Potrei dire che qualunque sia il finale, i sogni/desideri/progetti, chiamiamoli come vogliamo, vanno la pena sempre, e senza rimorsi, di rincorrerli e viverli.
Non esiste luogo sicuro o cosa giusta,
esistono e quando sono veri, potenti, resistono, sogni, che pur spezzati conservano un valore/potere magico.
Anzi quasi “accrescono”…
qualunque sia lo stato attuale di quel vestito,
ne sono certo,
è d’un bianco fosforescente.