24 giugno 2011

8360-364 giorni

canzone consigliata per la lettura, Francesco De Gregori, Sempre per sempre

Un anno fa.

Ore di trepidazione, quelle che si puo' vivere “solo” come passegero...

La notte prima.

Uno di quei momenti che ti tolgono quasi il respiro se solo ci pensi.

E nel mentre il pilota automatico, quello che forse ha suggerito la figura dell'angelo custode, la forza automatica, l'istinto di sopravvivenza, come lo si voglia chiamare, ti fa' passare le ore, come in immersione, in apnea.

Un anno fa meno un giorno.

Trecentosessantaquattro giorni..."solo"...e pure lontanissimi.

Perche' il tempo non e' impazzito, lo siamo noi.

Non vi capita di avere l'impressione d'aver perso qualcosa per strada...io mi ricordo quando ho cominciato ad avere questa sensazione...appena ho avuto il mio primo cellulare...se non sbaglio 1997.(ma questa e' un'altra storia)...

La mia vita ero io.

Malconcio, un ginocchio che fa le bizze ormai dai “miei primi” 16 anni, ma mai sbronzo, e sicuramente mio malgrado a volte stronzo.

La mia vita ero io...pur amando quel che resta della mia famiglia, anzi appunto, perche' essendo un amore distante, per scelta o per “dannazione”, e' proprio nell'esercizio del ricordo, e del contatto che rimane vivo, che si alimenta, e quindi “ioindispensabile...”.

Si, non solo fisicamente,

una compagna, l'amore vero, la passione, gli attriti i quasi addii, e dalle ceneri, la fenice, nuovo battito, l'amore...

Ma l'amore si sa' cosi' come viene cosi'...

(per i piu' giovani puo' sembrar cinismo, ma il tempo insegna che e' realismo)

(ma percepire la realta' non significa scegliere la soluzione piu' semplice per forza, potrebbe anche significare il contrario...voglio dire non c'e' peggio d'una lucida follia...)

E' che non ci avevo mai pensato;

...eppure chi mi conosce sa che potenziale d'immaginazione circola nei miei cromosomi.
Ma giuro, non ci avevo mai, neanche minimamente pensato!

Pensato che un giorno, un giorno prima, avessi potuto provare il senso del vuoto assoluto, dello stallo cosciente (per modo di dire...), che anch'io sarei stato li a trepidare (senza fumare) ed ovviamente in prima linea, a dare una mano (in senso metaforico) al ginecologo dando una mano reale, alla dolce Annina.

Quando si crede conoscere qualcuno, una, si dovrebbe ridiscuterne dopo un parto.

Poi il mistero della vita si manifesta nella sua totale potenza.

Quello che qualcuno che bazzica come me nel mondo della “creazione” e che si rende conto al massimo di aver fatto, della “ricreazione”.

La potenza...Lila.

Mia figlia.

Ora e' di la' che dorme tranquilla, tra poco e' il suo primo compleanno.

...non sono mai stato cosi' felice di organizzare una festa...

...non sono mai stato cosi' felice...

la mia felicita' e' la scoperta dell'acqua calda...

appunto.

Io non auguro a tutti di esser genitori, sarebbe banale.

Auguro di cuore che un “salto nel vuoto”, indispensabile e “fisicamente” necessario possa aprire nuovi orizzonti...una dimensione nuova.

Utilizzare la paura di vivere ed amare, per vivere...amando.