canzone consigliata per la lettura, Giocchino Rossini, Tantum Ergo
E giacemmo più volte
vittime e carnefici col tempo
pelli silenziose
ansimanti amanti, più volte
come di sorrisi, come stelle
in una notte la notte bruma
collina e duna, onda e fronda.
Io difendevo indifeso
un senso laterale
statuto particolare, io
aquila della notte
pulcino bagnato
io che filosofavo
ed ero felice di me
e lo speravo per te
speranza infantile
tenera utopia da riderne
tra le lacrime, tra i silenzi
tante ombre...a poco valse il lento valzer
ben poco di noi resiste alle onde
tu che tracci nuove traiettorie
da noi sghembe, lontanissime
e non bruciai tutto di te,
resistevi indifesa e carnefice
del mio sangue cosparsa,
rossetto scarlatto, labbra
umide ed ancora vogliose...
inutili parole, la fine é la fine.