E giacemmo più volte vittime e carnefici col tempo pelli silenziose ansimanti amanti, più volte come di sorrisi, come stelle in una notte la notte bruma collina e duna, onda e fronda. Io difendevo indifeso un senso laterale statuto particolare, io aquila della notte pulcino bagnato io che filosofavo ed ero felice di me e lo speravo per te speranza infantile tenera utopia da riderne tra le lacrime, tra i silenzi tante ombre...a poco valse il lento valzer ben poco di noi resiste alle onde tu che tracci nuove traiettorie da noi sghembe, lontanissime e non bruciai tutto di te, resistevi indifesa e carnefice del mio sangue cosparsa, rossetto scarlatto, labbra umide ed ancora vogliose... inutili parole, la fine é la fine.
GigiVivo-bozzetto per silhouette-work in progress
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*Mi sembra oltremodo necessario, oggi, adesso.*
*Poi in realtà non essendo una commissione, ma giusto un'ispirazione,
diciamo che spiegarlo é un po una f...
6 anni fa
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