canzone consigliata per la lettura, Paolo Conte, Pesce veloce del Baltico, da Novecento
Personaggetti;
dai fogli che incrocio, tovagliette e sottobicchieri, fuoriescono come fuoriorario. fuoribordo;
fiori del deserto, fianchi sinuosi di colline odorose, scoscese e pur morbide;
non sono ne questi ne quelli, solo loro;
gli altri.
E non cerco neanche di capire, magari solo per pigrizia o rassegnazione al tic ed al tac.
Poi mi sembra utile, laddove chi lo trova e lo prova, dilettevole.
Ed é una sfilza, come una sfilata Felliniana, musicata da Rota.
Ed un senso di vaquità, semplice scellerata cinica infantile vaghezza, ebbrezza...
e,
come spesso accade negli ultimi tempi,
il pensiero vola,
albatros di alabastro...
GigiVivo-bozzetto per silhouette-work in progress
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*Mi sembra oltremodo necessario, oggi, adesso.*
*Poi in realtà non essendo una commissione, ma giusto un'ispirazione,
diciamo che spiegarlo é un po una f...
6 anni fa
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