01 gennaio 2006

8a360-2006/2

canzone consigliata per la lettura, The Doors, "The End"

Quando ero piccolo,
subivo, è proprio il caso di dire, il fascino della guerra.

Ero, sotto un certo aspetto, un futurista, ammaliato dalla bellezza (che è sicuramente soggettiva) delle armi, o almeno dall’energia (questa credo sia indiscutibile) che “sprigionavano” sopratutto aerei, ma anche mezzi su ruote e cingoli.

Non era assolutamente il senso della morte, il sadismo che può generare, o in generale quello del potere che si cela dietro tutto!

Questo l’ho capito ovviamente crescendo...ho preso largamente le distanze nel momento che ho smesso di vedere films che ne esaltavano la bellezza romantica ed ho cominciato ha vedere documentari o documenti in generale sulla 2° guerra mondiale, ed ai tempi di Parigi (93-96) attraverso i video del “Centre Pompidou” sulle guerre in america latina.
Ciononostante è rimasta una certa ammirazione per quelle "macchine ingegnose" (pur se concepite per ledere), che addirittura con “le armi della poesia”, per assurda omeopatia (o estremo tentativo di riconciliazione), potrebbero diventare simboli di pace...
Come?
Con le due foto che vi mostro, il pezzo è “una sorta di Tank, ma anche “cannone sparacuori”*,
che si rileva esser "ben altro" e molto più umano**...

Che questo centauro cingolato, possa nel suo evolvere**, essere come “giocattolo teatrale”, il mio augurio per una “WarFuck”*** piuttosto che l’inverso...

* **

***è il nome che ho scelto, le dim.27x15x27cm c.a
Proposte o info, nei commenti.

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