07 novembre 2006

8360-incontro nella nebbia

ad Annina

Ombre si diradano, potere d'un sorriso
che è notte ed in una notte come questa tutto può accadere...


Poi la luna, la Luna che è già di per se magica,
come non può soffiar vento nelle ali;
negli occhi,
pur tristezze e polveri,
pur cose che non avresti voluto vedere,
luci che non hai trovato quando oltremodo necessarie;

quegli occhi, piccole luci in attesa;

percepirle scoprendole in un contesto dove l'eccesso è pregio,
discrete, sincere.

E non guardare, eccesso di cinismo, lasciare al barbaro olfatto
l'ardua sentenza...
scoprendola molto oltre, troppo altrove,
un luogo senza ombre, luce diffusa e caldo;

i cocci si riassemblano magicamente,
le ferite mai esistite,
brillore di scorgimento,
di fluire confluendo...

Senza alcuna forzatura, cosi',
come se da una vita e per una vita,
cerco le tue ombre per svegliarmi e riaddormentarmi,
perdendo il controllo del sorriso,
i filtri, corazze ed il resto.

Scontro inevitabile;
senza rumore, senza clamore.

Sfioro la tua pelle, ne respiro avido l'aura, cerco i segreti
con la gioia d'un bambino alla caccia al tesoro e come lui
quasi sorpreso e spaventato nel trovarli!

...e vorrei dirti tutto di me;
darti tutto, senza remore...
lo faccio senza pensare,
d'un istinto che pensavo estinto;

"potrei parlarti per ore e tu per ore ascoltarmi solo perchè ti piacciono i miei occhi...",
scrivevo senza ancora conoscerti, senza sapere che lo facevo per te, e che vale anche per me.
Il mattino s'è levato, lavando e rigenerando, la nebbia si dirada con la stessa inesorabilità di quando è venuta,
con il sorriso di chi sa dove andare e cosa fare,
anch'io ti guardo,
senza pudore;
cerco il contatto(e lo cercherò sempre)
lo trovo...

Il tuo sorriso, la pelle distesa che cerca la mia senza attesa,
il tuo respiro, che può più di tante inutili parole;

potere dell'alchimia;
che valgono, servono le ombre e le nebbie, per poi
meglio apprezzare la bellezza, l'energia, la potenza vitale ...
della luce!

Non cosa ci riserva il destino;
so che come ho sempre fatto lo accetterò,
col broncio la lacrima o il sorriso che sia,
e che lo ringrazio da adesso,
per averti incontrata,
noi,
come due naufraghi, nella nebbia...

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