I miei scritti furiosi,
nasce per caso.
Come quasi sempre, e forse-forse mai.
Hanno tutti una caratteristica comune oltre all’autore ovviamente.
Sono scritti con la mia Olivetti lettera 22, salvo la prima pagina, che è in ordine cronologico, scritta con una lettera 32(il modello successivo).
Inutile dire che era da tempo che ne cercavo una, la lettera 22, anche dopo aver visto un libro di Pasolini con a fronte i testi originali, scritti appunto con un modello simile.
E’ un oggetto bello, oltre che raro(alcuni pezzi interni sono numerati alla mano), gioiello meccanico frutto d’arguzia ingegneristica, una delle basi/essenza della creatività e manualità Italica, che nel revisionarlo mi ha mostrato tutto il suo valore, resistenza, semplicità.
E poi adesso che sono riuscito nelle regolazioni, il risultato è d’indubbio valore artistico.
Poi mi piace anche l’idea di scrivere di getto, con minime correzioni, e visibili, considerando l’azione come un “one shot”, con tutte le prese di rischio che ne consegue.
A completare ogni foglio, il mio datario, ed una firma fatta con una stilografica salvata, e che se non mancasse enfasi, aggiunge il suo pathos.
Ecco, giusto per dire e confermare che i miei scritti furiosi sono una parte di me, oltre che realizzati con oggetti “biocompatibili”…
Per metterli sul net, ovviamente lo scanner, che rende fruibile anche un oggetto non virtuale…
Ne vorrei fare un libro spillato, con un altro dei miei oggetti “mitici”, la spillatrice Zenit 548, di mio Nonno, e che ricordo fin da piccolo…
Altro oggetto, che con gli altri mi fanno dire “arcitaliani”…
(senza nessuna forma intimidatoria o segregante, giusto la verità…che sottolineo in quanto elementi a cui aggrapparsi, in “strani giorni” come questi…)
Qui affianco l'ultimo che ho scritto, proprio oggi;
Buona lettura.
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